Si fa prestare l’auto da un amico e poi sparisce in Francia per rivenderla. A distanza di cinque anni, la pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Aurisina lo rintraccia, durante un controllo a bordo di un pullman diretto in Portogallo. Nel 2017, a Bergamo, l’autore del misfatto – un uomo di 37 anni – chiede in prestito a un amico l’auto appena acquistata. Per portare a casa le pesanti borse della spesa, con la scusa di avere dolori alla schiena e la sciatica.
Il giorno seguente, il proprietario del mezzo lo contatta per farsi restituire l’auto, ma “l’amico” gli chiede di tenerla ancora per fare altre compere. Insospettitosi, l’uomo decide di fare un controllo attraverso Facebook, e scopre che l’amico, o presunto tale, aveva postato delle foto a bordo del veicolo avuto in prestito e che si trova in Francia, proprio per rivendere la fiammante macchina.
Il proprietario, alquanto agitato, prova a fare una mediazione via telefono, ma in cambio riceve solo insulti e un netto rifiuto per la restituzione. Scatta così la denuncia e il provvedimento di cattura. Ora si trova nel carcere del Coroneo, la casa circondariale di Trieste, deve scontare otto mesi di reclusione per appropriazione indebita. Speriamo usi questo tempo per riflettere sul valore dell’amicizia, oltre a imparare regole sociali fondamentali, come: “non rubare la roba d’altri”.